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autore
brano
 
Cicerone
I doveri, III, 31
 
originale
 
[31] Itaque lex ipsa naturae, quae utilitatem hominum conservat et continet, decernet profecto, ut ab homine inerti atque inutili ad sapientem, bonum, fortem virum transferantur res ad vivendum necessariae, qui si occiderit, multum de communi utilitate detraxerit, modo hoc ita faciat, ut ne ipse de se bene existimans seseque diligens hanc causam habeat ad iniuriam. Ita semper officio fungetur utilitati consulens hominum et ei, quam saepe commemoro, humanae societati.
 
traduzione
 
31. Cos? sar? la stessa legge naturale, che conserva e assicura il benessere generale, a stabilire senza dubbio che i beni necessari alla vita siano passati dall'uomo incapace ed inutile all'uomo sapiente, buono e coraggioso, che, morendo, sottrarr? molto all'utilit? generale, purch? costui, avendo un alto concetto di s? ed amando troppo se stesso, non tragga da ci? il pretesto per compiere un'ingiustizia. Si compir? sempre il proprio dovere, provvedendo all'utilit? degli uomini ed a quella societ? umana, che io spesse volte ricordo.
 

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